Cerimonie 2016

Mkiwa 10-1-2016

Carissimi amici,

Desidero scrivere qualcosa sulle celebrazioni religiose tenute nei giorni 5 e 6 gennaio nella nostra Congregazione qui in Tanzania.
La gioia è incontenibile in queste situazioni, per cui la gioia come l’amore non si può descrivere. Né si può esprimere con le parole la commozione e i sentimenti di riconoscenza a Dio, quando vediamo che la Congregazione tanto amata dalla nostra Fondatrice, continua a crescere. S. Orsola, nostra Madre, ci ha affidate al Cuore di Gesù e alla Madonna ”Stella del Mare” e continua a guardarci dal cielo e a pregare per noi sue figlie. Di questo siamo certe!
Le case di Mkiwa, compreso l’ostello per le studenti, che in questo tempo sono in vacanza, sono piene di suore orsoline. Dopo quattro turni di esercizi spirituali, ai quali hanno partecipato circa cento suore, suor Incoronata, attraverso i colloqui spirituali con loro ha potuto constatare la gioia delle suore per quanto hanno potuto acquistare di rinnovato fervore spirituale. Tutte e in particolare quelle che rinnoveranno con i loro voti la decisione di proseguire nel cammino intrapreso, esprimono la grande gioia con il loro sorriso la grande riconoscenza verso Dio e la Congregazione.
La mattina del 5 gennaio durante la santa Messa, celebrata molto presto rinnovano i voti le iunioriste Queste sono diciannove. Tutto si svolge in maniera molto semplice anche se canti e applausi non mancano mai, come d’abitudine qui. Tutte, sembrano molto tranquille, serene, raccolte. La decisione è già stata presa e l’esercizio dei voti negli anni che passano le ha aiutate ad essere tranquille, nella loro decisione.
La sera del giorno 5 gennaio 2016, le postulanti sono vicino casa, dove la superiora le accoglie come Novizie. Al corteo non vediamo presenti molti ospiti, solo alcune suore di altre Congregazioni, arrivate oggi pomeriggio, ma i canti e la gioia riempiono già tutto l’ambiente. E’ già l’ora! Il corteo si apre con le candidate, e avanza verso la chiesa, seguito dalle suore, e dai pochi ospiti Quando ci avviciniamo alla chiesa, si odono già le note dell’organo per il canto allo Spirito Santo. Comincia la cerimonia, secondo il cerimoniale. Quando le postulanti ricevono tutto per vestire l’abito, escono dalla cappella, accompagnate dalla preghiera e dal chiasso festoso, dei canti del coro e degli strumenti locali. Anche alcune suore escono per accompagnarle e per aiutare a vestire le nuove novizie con l’abito delle Orsoline. I canti in chiesa continuano mentre si aspetta il rientro delle novizie. Dopo poco le postulanti, rientrano con l’abito delle Orsoline e gli applausi riempiono la chiesa.
La Famiglia cresce. Quanta gioia! Grazie Signore, grazie, per queste giovani, che con tanta commozione aprono fiduciose il cuore al Tuo amore Grazie anche a Te, Santa Orsola, nostra Fondatrice, per tante indicazioni spirituali che hai lasciato nei tuoi scritti per la vita di noi tue figlie.
Non racconto, quando le novizie, uscite dalla chiesa sono state accolte dalle “vecchie” novizie mentre queste si avvicinavano, verso la casa del Noviziato. Sono giovani. Hanno entusiasmo e fantasia da vendere! Il chiasso è colmo di gioia e non è misurabile.
Le Novizie che iniziano questo anno il Noviziato sono undici. Siamo tutte insieme nella casa del Noviziato: le Novizie del secondo anno che ringraziano per la loro esperienza di un anno per quanto hanno ricevuto e le nuove che ricevono consigli dalle “vecchie“. Leggiamo la lettera con la nomina a suora Noelina, come maestra del Noviziato.
Si prega insieme e ciascuna di noi, fa a tutte le novizie gli auguri secondo il proprio modo di esprimersi. Già da oggi pomeriggio sono arrivati gli ospiti che desiderano partecipare alla nostra gioia. Sono soprattutto i familiari delle suore venuti da lontano e alcune suore amiche della nostre suore. La mattina dopo sono soprattutto i Sacerdoti che arrivano con le loro auto con alcuni amici. Aspettiamo il Vescovo della nostra Diocesi, il quale molto volentieri ha voluto essere presente alle nostre celebrazioni. Persona semplice, umile, disponibile e che continua il modo “tradizionale” degli altri Vescovi, di essere molto disponibile e amico delle Orsoline. Oggi è Il Vescovo Mons. Eduardo Mapunda, terzo vescovo della Diocesi di Singida il quale è stato insediato il cinque luglio 2015, ed è venuto da noi già almeno cinque volte.
Oggi 6 gennaio, è una giornata molto importante e ogni suora ciascuna al proprio posto, cerca di assolvere ai propri impegni, aiutandosi reciprocamente per dare a chi arriva accoglienza gentile e premurosa. Vicino al cancello ci sono quattro postulanti che accolgono gli ospiti e altrettante che li accompagnano a prendere qualcosa da mangiare. Altre sono in cucina, in sala da pranzo tavoli e panche ancora vanno e vengono, tra piatti bicchieri e posate. Non si vuole lasciare nessuno senza che si senta come ”a casa propria”.
In chiesa le suore hanno preparato casule e albe per i sacerdoti, che forse non tutti portano le vesti per la celebrazione. Sono tredici con il nostro cappellano. La nostra superiora ha già compiuto la prima parte del cerimoniale, accogliendo le suore che emetteranno i primi voti. Sono otto e quelle dei voti perpetui sono cinque.
Arriva il Vescovo e i sacerdoti si dispongono per il corteo. Il corteo come sempre, è formato da tutte le comunità di Mkiwa e le altre suore venute dalle altre comunità. Inizia con le candidate. Seguono le postulanti. Dietro di loro le novizie e dietro ancora le suore con i voti temporanei e le suore professe.
Suore, ospiti vari, sacerdoti, tutti proseguono tra canti e suoni di strumenti locali. Le parole dei canti sono di lode e di ringraziamento a Dio per il dono della vocazione Avvicinandoci alla chiesa il suono dell’organo c’invita a cantare assieme a chi è già in chiesa, il canto allo Spirito Santo.
Taccio tutto ciò che si riferisce al modo applicare il cerimoniale, perché tutte noi lo conosciamo. Dirò qualcosa dei simboli che le suore hanno usato nella liturgia.
Prima della liturgia della “Parola” una danza delle candidate che si prostravano in avanti e quando si rialzavano volevano sembrare- con le braccia distese- come fossero ali dei angeli. Dietro di loro quattro suore portavano sulla testa, danzando, come una corona, con dentro una candela accesa. Dietro di loro una suora portava il S. Vangelo, la quale arrivata all’altare, lo ha consegnato al Vescovo. Egli lo ha mostrato al popolo di Dio presente, mentre il coro cantava lodando Gesù Cristo, Signore e Dio nostro.
Nella processione altre suore tra le festeggianti portavano all’altare tutto il necessario, per l’offertorio. La Parola di Dio della prima lettura è stata cantata dalle otto suore che avevano emesso i loro primi voti. Nella liturgia le letture scelte sono state prese dalla liturgia della festa della nostra Fondatrice. All’omelia il vescovo ha molto insistito sulla fedeltà ai tre voti in modo particolare sul voto di castità, non tralasciando di far notare la necessità di vivere con fedeltà il voto di povertà che di obbedienza . L’omelia è stata stata molto forte, concreta, con consigli e incoraggiamenti ad essere fedeli fino alla morte. Le suore professe alla fine della S. Messa hanno fatto un ringraziamento con un canto di lode e di riconoscenza a Dio. Ringraziamento ai loro genitori e alla suore che le hanno aiutate nella formazione. Come sempre non è mancato neanche il momento di andare tutte festanti e cantando dai superiori cantando e ringraziando per essere stata accolte in Congregazione riconoscenti verso le suore che le hanno aiutato nel cammino di questi anni. Finito il tempo dedicato a Dio nella celebrazione, dalle novizie alle suore di voti perpetui tutte sono andate presso la statua della nostra Fondatrice e hanno lasciato le loro corone ricevute durante la festa mentre gli ospiti si avviano verso le sale da pranzo. Per gli operai e la gente del luogo sono stati preparati tavoli e banche all’aperto.
Ho cercato di mostrare come uno sguardo su queste giornate di festa nelle quale abbiamo lodato assieme Dio per il dono delle vocazioni, e non cesseremo mai di ringraziare per le vocazioni e di chiedere tante ogni giorno.

sr Rita

suore dei primi voti