La casa degli orfani dell’AIDS

La casa degli orfani dell’AIDS

Tra poco la Missione avrà un’altra Comunità: la casa dei bambini che non hanno genitori, perché morti di AIDS e anche loro siero-positivi.

La costruzione costa molto, ma la risposta dei nostri Amici Italiani, sollecita e puntuale di fronte alla preoccupazione da me espressa, ci ha dato il coraggio di cominciare a costruire.

A differenza di Mkiwa, dove la terra costa pochissimo, a Dodoma che è una città e non un villaggio sperduto nel bosco, costa abbastanza.

Abbiamo dovuto comperare il pezzo di terreno. Abbiamo dovuto servirci di un architetto per far fare il progetto che doveva essere presentato al catasto, come si fa in Europa. Abbiamo dovuto chiamare una ditta per la costruzione, che si fa pagare anche l’acqua che si deve trasportare da lontano per costruire… E poi la costruzione si paga a seconda dei metri quadrati di fabbricato…, tutto questo costa!

Ugualmente noi siamo in attesa della Provvidenza che come ci ha aiutato all’inizio, così continuerà a fare e voi forse già riuscirete a pagare un po’ di mattoni e perciò vi siamo infinitamente riconoscenti.

Sembra poca cosa, ma è moltissimo per noi, perché siete sempre primi a rispondere, partecipando con l’offerta dei vostri risparmi. Voi ci date soprattutto la speranza che Dio non mancherà all’appuntamento con la sua Provvidenza e ci infondete sempre tanto coraggio. GRAZIE!

Forse la casa sarà pronta alla fine di questo anno 1994. Poi dovremo pensare chi mandare per questo lavoro, non così facile, sia perché educativo, sia perché sanitario nello stesso tempo, ma la speranza l’abbiamo – perché Dio certamente provvederà.

La prima parte della nostra storia aveva inizio dal 1985. Come vedete, sono passati quasi dieci anni…, dall’inizio del “Progetto Africa”, come lo avevamo chiamato…

Alcuni di voi, Amici, sono arrivati un po’ dopo, ma molti di voi hanno cominciato con noi, come ad esempio la Parrocchia di Villa Prati e la signora Vera Zani.

Voi ci avete incoraggiati molto, perché avete avuto fiducia, anche se non c’era neppure il luogo precisato, dove dovevamo impiantare la Missione… Ed ora eccoci qui, in Tanzania con due comunità e un’altra che si sta preparando. Eccoci con il gruppo di benefattori e collaboratori che aumenta e ci sostiene.

Eccoci qui a Mkiwa dove la nostra presenza è diventata quasi necessaria.

Quando vogliamo che i Capi si muovano per organizzare un incontro per la ripresa del lavoro della Cooperativa, ad esempio…, le suore che conoscono le reazioni dicono: “Ce ne andiamo via. Smantelliamo il dispensario e andiamo in un altro villaggio”. Subito corrono tutti e tutto riprende a camminare come un motore che mancava di benzina…

Noi Orsoline del S.Cuore di Gesù Agonizzante che siamo in Africa, vi ringraziamo e con voi, ringraziamo anche tutte le nostre Comunità che si danno tanto da fare nell’organizzare le varie iniziative di sostegno… Vogliamo ringraziare le Associazioni Pontificie e la Caritas e la CEI, che continuano quando sentono che abbiamo bisogno del loro appoggio a rispondere alle nostre richieste

            Dio ci renda tutti sempre più generosi e ci benedica.