La giornata per i Poveri (19 novembre 2017)

Per desiderio del Santo Padre Francesco, anche noi abbiamo voluto fare qualcosa per i nostri poveri: abbiamo scelto i bambini fino ai 13-14 anni e le persone anziane.

Nel Vangelo che ha scritto Luca:14,12-14 con le sue parole egli ci esorta ad aiutare i poveri solo perché vediamo che hanno bisogno della nostra comprensione, solidarietà, del nostro amore. Non abbiamo nessun altro interesse che dare gioia a chi manca di qualcosa che se lo riceve si sentirà più contento. Anche chi dona riceve gioia: di fatto il Vangelo vi dice che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

Provare per credere! Il nostro cuore sente gioia per aver dato gioia senza nulla ricevere. Gratuitamente. “quando dai un banchetto, invita poveri , storpi, ciechi , zoppi  e sarai beato, perché non avranno da ricambiarti. Riceverai, infatti, la tua ricompensa alla resurrezione dei giusti”. Così scrive S. Luca.

Quando diamo ai poveri – spesso – ci aspettiamo qualche ricompensa, ringraziamenti. Alcuni donano per avere persone a loro sottomessi.

Al contrario, quando dai la tua mano destra non sappia cosa dona la tua sinistra.

A volte facciamo in modo che tutti sappiano. Si fanno foto e si scrive sui giornali e oggi anche in internet. Se ciò potesse diventare un esempio che spinga altri a dare Grazie a Dio “O Gesù. donaci un cuore generoso e aiutaci a donare con sommo rispetto e gentilezza.

Se dai ai bambini e agli anziani che sono poveri, certamente non avranno niente da ricambiare. Avrai la ricompensa di vedere gli occhi che risplendono di gioia.  Può ben bastare questo per quel poco che togliamo dalle tante spese inutili e futili  di ogni giorno.

Abbiamo preparato con il gruppo delle nostre novizie, cento pacchetti prevedendo il numero dei ragazzini che di solito la domenica vengono a Messa. Dopo la S. Messa e il solito pellegrinaggio del Rosario, tutti con il loro numero sono venuti a prendersi il pacchetto corrispondente al numero che aveva tra le mani Sarebbe inutile descrivere quanto grande fosse la gioia quando guardavano la “sorpresa” che ciascuno poteva portare a casa. Forse era il regalo per il papà, oppure c’è più gioia nel dare che ne ricevere.