I disagi della vita

I disagi della vita

Uno spettacolo davvero interessante è la preparazione dei campi per la semina. La gente sa quanto tempo manca per la pioggia e comincia a preparare il terreno. Di solito brucia tutta l’erba ormai seccata al sole e la sterpaglia… Grandi falò illuminano queste notti. E allora il mondo, la terra si vede che davvero è rotonda, poiché intorno, intorno, tutto l’orizzonte, essendo in fiamme e libero da ostacoli, si delinea meravigliosamente.

Uno spettacolo simile l’ho visto in Italia, sul mare, ma mai così tutto incendiato. Prende anche un poco di paura a noi che non siamo abituati, perché con il vento che non manca mai l’incendio si propaga e sembra venirti addosso. La paura, però non è irrazionale, perché se non si sta attenti, il fuoco può bruciare le capanne fatte di paglia e fango (come è successo con la nostra stalla).

Il problema si ripresenta quando cominciano le piogge, perché quando si abbatte come una tempesta, accompagnata dal vento fortissimo, allora le capanne crollano come fossero fatte di cartone.

Vivendo qui, ci sentiamo solidali con questi problemi e molto spesso dobbiamo cercare di fare qualcosa per sanare un poco le grosse difficoltà che la gente è obbligata a sopportare e ad affrontare. Anche a noi è caduto il bagno fatto per la gente che deve aspettare più lungo tempo fuori, prima di essere visitata e i bambini – pesati e vaccinati.

 

Eppure si prega tanto, uniti tra tutte le religioni quando la pioggia tarda a venire…, così che non osiamo lamentarci, quando porta questi danni. Infatti, quest’anno il fuoco ha bruciato la stalla, ma la pioggia ha come liquefatto la casa delle galline e un muro del garage, dove gli operai lavorano quando debbono preparare il legname per costruire. Tutto ciò succede in solo due ore di pioggia, subito dopo torna il sole e si vanno a vedere i disastri provocati. Sempre però, ringraziando Dio, perché senza acqua è impossibile seminare e ciò significa un anno di fame, più brutta di quella che sono abituati a vivere di solito. Migliaia di insetti dalle più svariate specie, brulicano attorno alla più piccola luce e al mattino si possono raccogliere palate di ali rimaste a terra. In questi giorni abbiamo dovuto chiamare il tecnico a riparare il pozzo, perché nonostante la pioggia non tirava acqua neppure per bere. Mentre gli operai erano al lavoro, una donna si è fermata  non lontano e sdraiata a terra fa cenno di venire da lei. L’operaio si avvicina e di corsa va a chiamare la suora ostetrica. La donna veniva in dispensario, ma non ha fatto in tempo e ha dovuto fermarsi… Le suore con le due aiutanti corrono e trovano che la donna ha già partorito… Ha bisogno però di essere soccorsa lei e la sua bambina. Mentre le due infermiere si occupano della mamma, suor Mary prende tra le braccia avvolto in un lenzuolo il bambino e lunga la strada che porta al dispensario, prodiga le prime cure al neonato, aspirando il muco… Dopo poco anche la mamma coricata sopra la nostra land-rover arriva al dispensario con la possibilità di mettersi su un letto… La bambina bella, senza nessuna ombra di sofferenza, col colorito normale, la pelle bianca, come tutti i bambini appena nati. Poi riprenderà il suo colore come i suoi fratellini africani. Borsa di acqua calda per lei e la bambina, tee caldo e il ricordo è già lontano dalla paura di non poter essere aiutata da nessuno. E’ il calore delle persone che con tanta premura le sono attorno che fanno spuntare un sorriso di gioia sul volto della donna, ormai al sicuro.